DIPARTIMENTO DI INFORMATICA ED AUTOMAZIONE |
Internet è una rete telematica di portata mondiale.
Il suo scopo originario era quello di garantire comunicazioni stabili
ed efficienti tra le sedi delle forze armate statunitensi oltre che tra
le università e i centri di ricerca che lavoravano a progetti di
natura militare. Col tempo, si è evoluta in una rete prettamente
universitaria e oggi, dopo l'avvento dell'interfaccia grafica che ne facilita
la navigazione, sta diventando uno strumento di massa, aperto alla divulgazione
di notizie e alla vendita di prodotti e servizi (anche se questo tipo di
attività è ancora proibito in molte delle sue aree). Chiunque
disponga di un personal computer e di un modem finirà per utilizzarla
un giorno o l'altro. Non è una questione di moda e non si tratta
neppure di un semplice strumento per divertirsi e raccogliere programmi
gratis, come avveniva per le bbs, si tratta di una fonte d'informazioni
talmente ampia e variegata che può produrre benefici considerevoli
tanto nel lavoro quanto nello studio, se ben utilizzata. L'importante è
non perdersi nella navigazione ed evitare la frequentazione di zone equivoche,
la cui esistenza tra l'altro dovrà essere necessariamente limitata
o per lo meno regolamentata.
Con il passare del tempo, la possibilità di fruizione di tale risorsa si è estesa anche a utenti in movimento che dispongono di dispositivi cellulari o palmari, sui quali c'è ancora molto da lavorare per consentire una navigazione paragonabile ai dispositivi fissi (Personal Computer). L'avvento di Internet ha cambiato i modi e le usanze di lavoro di molte persone, consentendo di avere rapidamente informazioni e notizie di qualunque tipologia e in qualunque campo. Grazie alla sua rapida espansione e popolarità e' divenuta essenziale in certi ambiti lavorativi nei quali la diffusione e la pubblicazione di informazioni e' fondamentale. Spesso alcuni eventi vengono trasmessi esclusivamente attraverso Internet che consente di assistere in tempo reale a situazioni che finora era possibile diffondere solo attraverso la televisione.
La prima rudimentale apparizione di questa forma d'interconnessione risale al 1969
quando il Ministero della Difesa Statunitense creò un'agenzia, arpa,
preposta allo sviluppo di una rete che potesse reggere al bombardamento
nucleare, garantendo la continuità di comunicazione tra località
diverse. Il progetto coinvolse centri di ricerca, università e qualche
azienda privata, tutti in qualche modo legati all'attività militare
e dotati di computer che all'epoca costituivano quanto di più moderno
la tecnologia informatica americana potesse offrire. Contestualmente i
Bell Laboratories (famoso centro di ricerca americano di proprietà
di AT&T) stavano lavorando allo sviluppo del sistema operativo Unix,
che sarebbe diventato uno standard per il mondo accademico e della ricerca
e anche per molte applicazioni militari. L'unione di questi filoni avrebbe
portato a quello che oggi è Internet, ma il percorso è costellato
di alcuni eventi determinanti.
Il primo appalto per la costruzione della rete fu concesso a una società
chiamata Bolt, Beranak and Newman (BBN) che collegò quattro università
diverse: Stanford University, ucla (University of California at Los Angeles),
ucsb (Univesity of California at Santa Barbara) e la University of Utah,
usando linee telefoniche e installò in ciascuna di queste un imp
(Information Message Processor), vale a dire un particolare computer che
gestiva il traffico in rete. L'imp fungeva da intermediario tra linee di
connessione e mainframe, i grandi elaboratori centralizzati su cui all'epoca
residevano tutte le informazioni e tutti i programmi. L'impianto divenne
attivo il 2 settembre 1969 e così nacque arpanet. Tutto il traffico
che viaggiava su queste connessioni non era confidenziale e serviva prevalentemente
a titolo di ricerca e sperimentazione. All'epoca i sistemi per trasmettere
messaggi da una località all'altra non erano molto efficaci e il
primo obiettivo dei ricercatori fu proprio quello di trovare soluzioni
funzionali per convogliare i pacchetti su arpanet. Decisero di adottare
un modello il cui sviluppo era già iniziato in Europa (per opera
del National Physics Lab inglese e della Sociètè Internationale
de Tèlècommunications Aeronatiques francese) e che sarebbe
poi diventato comune in molti altri sistemi di comunicazione: la commutazione
di pacchetto. Mediante questa tecnica, i messaggi e le informazioni vengono
suddivisi in pacchetti di lunghezza fissa e ogni singolo pacchetto diventa
un'entità a se stante, capace di viaggiare sulla rete in modo completamente
autonomo perchè dotata al proprio interno dell'indirizzo sia di
provenienza sia di destinazione.
Non è importante che tutti i pacchetti che compongono un determinato
messaggio rimangano uniti durante il percorso e non è nemmeno indispensabile
che arrivino nella sequenza giusta. Le informazioni che essi convogliano
al proprio interno sono sufficienti per ricostruire, una volta arrivati
a destinazione, l'esatto messaggio originale, indipendentemente dal percorso
seguito da ciascuno dei suoi frammenti. Grazie a questo sistema si ottengono
due benefici immediati: qualunque sia lo stato della rete, il pacchetto
può sempre trovare una via alternativa per giungere alla propria
destinazione (requisito utile per gli obiettivi militari e per chiunque
desideri avere un impianto il più possibile resistente ai guasti,
anche a quelli accidentali). Inoltre i vari pacchetti provenienti da fonti
diverse possono essere convogliati tutti assieme su una singola linea ad
alta velocità anzichè dover ricorrere a tante linee separate,
usate solo parzialmente. Si riesce in questo modo a condensare il traffico
su una linea collegata in permanenza che ripartisce dinamicamente la propria
capienza tra i vari computer collegati e che, in ogni caso, è quasi
sempre attraversata da qualche tipo di traffico e perciò giustifica
il proprio costo. Se la linea venisse usata da una singola macchina o da
poche macchine, resterebbe quasi sempre inattiva visto che anche l'utente
più veloce passa la maggior parte del tempo a lavorare in locale
(leggendo quello che gli è arrivato dalla rete o preparando una
risposta) e solo molto sporadicamente trasmette o riceve qualcosa. In effetti
Internet usata con un modem su linea commutata, cioè la linea normale
telefonica, non è molto efficiente poichè esistono numerosi
tempi morti dovuti al nostro personale modo di lavorare e al ritardo di
reazione dei server con cui chiediamo di collegarci.
Il primo protocollo sviluppato per la commutazione di pacchetto su
arpanet si chiamava ncp (Network Control Protocol), ma non era particolarmente
efficiente. Col passare del tempo i progettisti di arpanet definirono un
insieme di circa 100 protocolli per regolare il trasferimento dei pacchetti
e questo insieme si è evoluto in quella che noi oggi conosciamo
con il nome di Internet Protocol Suite: una raccolta di standard trasmissivi
che verte su due protocolli primari, il Transmission Control Protocol (tcp)
e l'Internet Protocol (ip), più molti altri secondari che consentono
la comunicazione tra computer e reti molto diverse. La prima definizione
di tali protocolli risale al 1973 e nel 1974 Vincent Cerf e Robert Kahn
ne stilarono le caratteristiche su un documento intitolato IEEE Transactions
on Communications (l'Institute of Electrical and Electronics Engineers
è l'associazione di categoria che riunisce tutti gli ingegneri americani).
Quello stesso anno fu pubblicata la prima specifica per i protocolli da
utilizzare su Internet. Si dovette attendere fino al 1 gennaio 1983 per
l'adozione ufficiale dell'intera Internet Protocol Suite.
Tornando un attimo indietro nel tempo vediamo che il 1972 rappresentò
un'altra tappa importante: l'Università dello Utah realizzò
un sistema per controllare un computer a distanza su arpanet e divenne
possibile trasferire file da un computer all'altro per mezzo del protocollo
ftp (File Transfer Protocol). Combinando tcp/ip ed ftp si era giunti al
coronamento dell'obiettivo tecnologico di arpanet: trasferire dati da un
punto all'altro della rete. Quel che ancora rimaneva da dimostrare era
se i dati sarebbero potuti fluire tra due macchine di tipo anche diverso,
utilizzando i tipi più disparati di collegamento (incluso l'etere).
L'esperimento chiave in questo senso fu condotto nel 1978: un computer
che viaggiava a bordo di un camion su un'autostrada californiana inviò
dati a un altro computer che si trovava a Londra. Il camion era collegato
via radio con un terzo computer in California, il quale inoltrava le informazioni
sulla rete, queste attraversavano l'intero continente nordamericano su
linee terrestri e infine superavano l'Atlantico per mezzo di una connessione
satellitare. Già nel 1980 arpanet si trasformò in uno strumento
vitale per le università e per i centri di ricerca americani, che
avevano un bisogno sempre maggiore di scambiare informazioni e di coordinare
le proprie attività. Nacque così la posta elettronica che
si affiancava al semplice trasferimento di file, che aveva costituito la
prima applicazione di arpanet. Nel 1983 Internet divenne a tutti gli effetti
la rete delle reti, utilizzando arpanet come dorsale (rete ad alta velocità
che unisce tra loro altre reti locali).
Tuttavia restavano ancora esclusi tutti quegli atenei che non avevano
rapporti con il Dipartimento della Difesa. Al fine di risolvere questo
problema e di estendere l'accesso a tutti gli interessati, il Dipartimento
della Difesa creò una propria rete alternativa, detta milnet, così
da non dover più dipendere esso stesso da arpanet e da lasciare
campo libero al mondo accademico, mentre il governo americano istituì
la National Science Foundation (nsf) con il duplice scopo di fornire risorse
di elaborazione alle università (mediante l'uso centralizzato di
supercomputer) e di favorire la crescita di un sistema di comunicazione
veloce tra queste ultime.
Nei primi anni Ottanta la nsf costruì csnet, una rete che univa
le varie facoltà d'informatica statunitensi; alla fine degli anni
Ottanta costituì nsfnet con lo scopo dichiarato di rimpiazzare arpanet
per mezzo di una rete dorsale alternativa. La transizione è stata
relativamente lunga e in effetti arpanet è stata smantellata definitivamente
solo nel 1990.
Nel 1991 il governo degli Stati Uniti ha emanato una legge, l'High
Performance Computing Act, che decretava la nascita della National Research
and Education Network (nren - detta anche "autostrada elettronica") il
cui scopo è quello di costituire reti ad alta velocità che
uniscano le varie università e i vari centri di ricerca americani,
fornendo anche l'infrastruttura per eventuali attività commerciali.
Sempre quello stesso anno, il cern (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare)
poneva le basi per una nuova architettura capace di semplificare enormemente
la navigazione di Internet, la World Wide Web. Nel 1993 è stato
inventato il primo strumento grafico per esplorare Internet, il programma
Mosaic. A partire dal 1994 la World Wide Web ha trasformato Internet in
un fenomeno di massa e oggi esistono dorsali alternative a nsfnet che servono
sia per aumentare la quantità di traffico che può circolare
su Internet sia per consentire la presenza di servizi commerciali che sono
vietati nel contesto accademico definito dalla National Science Foundation.
A differenza delle quattro università che parteciparono alla
versione originale di arpanet, l'Internet moderna si compone di migliaia
di singole reti, ciascuna che raccoglie a sua volta un numero più
o meno grande di host (macchine individuali). Il termine non si riferisce
ai singoli oggetti fisici al suo interno, bensì allo spazio complessivo
che questo insieme di computer rappresenta e che può essere attraversato
in lungo e in largo da chi cerca notizie, documenti, messaggi e file da
scaricare. La natura dei protocolli tcp/ip è tale da consentire
l'interconnessione dei network più eterogenei: dalle lan convenzionali
(come Ethernet) alle reti geografiche che si spargono sul territorio attraverso
l'impiego di linee telefoniche più o meno veloci, governate coi
metodi trasmissivi più disparati. Non esiste computer al mondo che
non possa dialogare con il tcp/ip e questo comprende i personal computer,
i mini computer e i grandi mainframe (i mostri da centro di calcolo). Il
sistema fisico di connessione può essere il più vario: fibra
ottica per le grandi distanze, cavo coassiale e doppino telefonico, satellite,
onde radio, raggi infrarossi. Si tratta di un mondo in continua trasformazione,
con pezzi che si aggiungono e pezzi che scompaiono, ma nel suo insieme
lo spazio Internet è sempre disponibile, a qualsiasi ora, e la sua
esistenza non dipende dall'iniziativa di una singola azienda oppure di
un singolo governo. L'universalità di questa rete consente agli
utenti di scegliere il computer e i programmi che preferiscono, di decidere
liberamente il tipo di connessione da utilizzare (modem su linea privata,
linea isdn, rete locale con collegamento geografico ad alta velocità).
Nella prima metà degli anni Ottanta, negli Stati Uniti esistevano
svariate reti d'interconnessione, tutte finanziate dal governo, ma ciascuna
indipendente dalle altre. La più importante storicamente era arpanet,
la precorritrice di Internet finanziata dal Department of Defense (Dipartimento
della Difesa) ed estesa a tutte le università e i centri di ricerca
che all'epoca lavoravano su progetti militari o federali.
La prerogativa primaria di arpanet era quella di aver dimostrato, in
vent'anni di attività, la possibilità di collegare tra loro
sistemi diversi e reti diverse utilizzando un nuovo tipo di protocollo
suddiviso in due componenti: tcp (Transmission Control Protocol) e
ip (Internet Protocol).
Il grande difetto di arpanet derivava dalla sua dipendenza da strutture
burocraticamente complesse e poco agili. Finché la sua attività
si era concentrata su quattro università-polo, come nella configurazione
originale del 1969, o comunque era rimasta asservita a progetti militari,
non erano emersi problemi. Tuttavia dal 1983 la componente militare si
era separata (trasformandosi in milnet) e arpanet aveva assunto le caratteristiche
e il nome di Internet, vale a dire uno strumento al servizio dei ricercatori
e docenti universitari di qualsiasi genere e provenienza. All'inizio del
1985 vi si collegavano già 100 reti diverse ed era già fortemente
congestionata, all'inizio del 1987 questa cifra era salita a 200 e nel
1989 ce ne sarebbero state 500. arpanet stentava a reggere il passo con
una crescita esponenziale di questo tipo. Le università scoprivano
le grandi potenzialità offerte dalla posta elettronica, dallo scambio
di file a distanza e dall'impiego condiviso di supercalcolatori. I ricercatori
non dovevano più viaggiare da una città all'altra oppure
da una nazione all'altra per scambiare informazioni con i loro colleghi
e potevano accedere a risorse di calcolo prima irraggiungibili. Nel 1989
la National Science Foundation (un ente governativo creato per finanziare
lo sviluppo della ricerca americana) aveva assegnato ad arpanet uno stanziamento
di 4 milioni di dollari al fine d'installare nodi in 40 nuovi college e
università che dovevano collegarsi alla Rete. La Defense Communications
Agency, che aveva da poco rilevato la gestione di arpanet ereditandola
da darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), impiegò
ben cinque anni prima di far arrivare questi terminali a destinazione.
Le apparecchiature erano diventate talmente vecchie che quando arrivarono
a destinazione erano già obsolete e in alcuni casi furono installate
e disinstallate nella medesima settimana perché il loro arrivo coincise
con il varo della nuova dorsale ad alta velocità che li rendeva
di fatto inutilizzabili.
La prima dorsale nsfnet funzionava a 56 Kbit per secondo e collegava
sei centri di supercalcolo in diverse regioni degli USA. A questi centri
accedevano numerose università e centri di ricerca.
Nel periodo di massimo splendore solo il cinquanta per cento delle
università primarie negli Stati Uniti erano collegate ad arpanet.
Per colmare la forte richiesta di comunicazione e di servizi a cui
l'arrivo di arpanet aveva dato la stura, senza poi farvi fronte, erano
nate altre reti parallele.
Nel 1981 la National Science Foundation aveva costituito una propria
dorsale chiamata csnet (Computer Science NETwork) che collegava
tra loro ricercatori e ingegneri informatici e che aveva consentito dal
1983 in avanti il collegamento a Internet per molti centri di ricerca non
raggiunti da milnet o da arpanet.
Con larrivo di MCI, IBM e Merit Network, fu costruita una nuova dorsale
con linee da 1,5 Mbps. Questa dorsale usava i protocolli tcp/ip per affiancarsi
ad arpanet e progressivamente sostituirla.
Parallelamente esistevano anche una rete del Department of Energy,
una rete della nasa (National Aeronautics and Space Administration),
hepnet (High Energy Physics network) che riuniva i ricercatori
della fisica delle alte energie, mfenet (Magnetic Fusion Energy Network),
e bitnet (Because It's Time NETwork) una rete creata nel 1981 con
tecnologia IBM per lo scambio di messaggi tra le università. C'era
ben poca integrazione tra tutti questi vari ambienti che utilizzavano anche
talvolta protocolli diversi. Occorreva trovare un legante universale che
fosse anche in qualche modo svincolato dagli obiettivi militari che avevano
caratterizzato arpanet (nata come sistema di comunicazione capace di resistere
a un bombardamento nucleare). L'unificazione di queste varie risorse fu
demandata alla National Science Foundation che nel luglio del 1986 costruì
una dorsale che collegava sei città negli Stati Uniti dove risiedevano
altrettanti centri di supercalcolo. La dorsale usava uno speciale software
di gestione chiamato Fuzzball (dal nome di un fungo che esplode per disseminare
i suoi semi) e funzionava a 56 Kbit per secondo, una velocità modesta
secondo i nostri standard attuali, ma adatta per quell'epoca, dove ancora
la grafica non era in uso.
I nodi erano il San Diego SuperComputer Center in California (http://www.sdsc.edu),
il National Center for Supercomputing Applications a Urbana-Champaign nell'Illinois
(luogo dove nel 1993 sarebbe nato il browser Mosaic antesignano di Netscape
- http://www.ncsa.uiuc.edu), il Cornell Theory Center di Itacha nello stato
di New York (http://www.tc.cornell.edu), il Pittsburgh Supercomputing Center
in Pennsylvania (http://www.pscinfo.psc.edu), il John von Neumann Supercomputer
Center a Plainsboro nel New Jersey (vicino a Princeton) e il National Center
for Atmospheric Research a Boulder nel Colorado (http://http.ucar.edu).
Lo sviluppo della rete era demandato al Cornell Theory Center e al ncsa,
col supporto tecnico di Dave Mills dell'Università del Delaware
e di Hans-Werner Braun di Merit Metwork, un corsorzio formato dalle università
del Michigan e gestore di una rete Internet regionale (MichNet). Questa
struttura già costituiva un'alternativa interessante ad arpanet
come terreno di prova per la costruzione di una nuova dorsale più
potente visto che dall'inizio del 1986 aveva già riunito intorno
a sé un consorzio di 13 università statunitensi, interessate
a fruire dei servizi offerti dai cinque centri di supercalcolo appena menzionati.
Il consorzio comprendeva l'Università dell'Arizona (http://www.arizona.edu),
la Brown University (http://www.brown.edu), l'Università del Colorado
(http://www.colorado.edu), la Columbia University (http://www.columbia.edu
- inventrice del noto protocollo di comunicazione Kermit), l'Harvard University
(http://www.harvard.edu), l'Institute for Advanced Study (http://www.ias.edu),
il MIT (Massachusetts Institute of Technology - http://web.mit.edu),
la New York University (http://www.nyu.edu), la Pennsylvania State
University (http://www.psu.edu), l'Università della Pennsylvania
(http://www.upenn.edu), la Princeton University (http://www.princeton.edu),
l'Università di Rochester (http://www.rochester.edu) e la Rutgers
University (http://www-ns.rutgers.edu).
A ciascuna di queste università si sarebbero poi collegate altre
università e altri centri locali, formando una rete capillare dedicata
interamente alla ricerca che partiva da una dorsale comune alla quale si
sarebbero allacciate diverse reti regionali (successivamente identificate
col nome di Regional Network Provider). Tra l'altro, mediante una di queste
reti, la JvNCnet (John von Neumann Center network) abbinata al centro di
supercalcolo di Plainsboro, la NSFnet aveva attivato già nel 1987
due connessioni verso l'Europa: janet (Joint Academic NETwork) in
Gran Bretagna e NORDUnet per tutti i paesi Scandinavi a cominciare dalla
Norvegia. La connessione transatlantica usava inizialmente una linea
a 64 Kbps che sarebbe passata a 128 Kbps nel 1989.
Sempre mediante jvncnet, quello stesso anno nsf aveva attivato una connessione
diretta con arpanet permettendo in tal modo il libero scambio di traffico
tra quest'ultima ed nsfnet, usando protocolli comuni. Per questi motivi
il governo statunitense affidò all'nsf il compito di continuare
lo sviluppo di Internet per i successivi cinque anni. D'altro canto la
stessa nsf aveva bisogno di migliorare il rendimento della propria rete
che già nella prima metà del 1987 era arrivata alla saturazione.
Di conseguenza il 15 giugno 1987 nsf pubblicò un bando di appalto
per la realizzazione di una nuova dorsale che recepisse i protocolli tcp/ip
già impiegati in arpanet, ma che modificasse l'architettura di quest'ultima
trasformandola da una sola dorsale alla quale si collegavano le singole
reti componenti Internet, a una serie di dorsali regionali da far confluire
su una dorsale nazionale, distribuendo meglio il traffico e favorendo la
diffusione dei nodi.
La nuova dorsale si sarebbe chiamata nsfnet, avrebbe usato linee ad
alta velocità T1 (1,5 Mbit per secondo) e avrebbe collegato, tanto
per iniziare, le tredici reti regionali e i centri di supercalcolo visti
in precedenza. nsfnet sarebbe stata al servizio di qualsiasi istituto universitario
e di qualsiasi centro di ricerca, senza distinzione, ma sarebbe rimasta
preclusa al traffico di tipo commerciale.
Queste regole furono definite in un documento passato alla storia con
il nome di aup (Acceptable User Policy). Le università avrebbero
avuto voce in capitolo nella scelta delle soluzioni tecnologiche e implementative
della rete, così da raccogliere il massimo consenso e la piena cooperazione
di chi avrebbe dovuto promuoverne l'uso a livello locale (anche questo
era un cambiamento importante rispetto all'impostazione di arpanet). L'appalto
quinquennale del valore di 57,9 milioni di dollari fu concesso a un pool
di quattro aziende. IBM avrebbe fornito i sistemi di commutazione necessari
per interconnettere i vari nodi (Nodal Switching Subsystem), MCI avrebbe
provveduto alle linee fisiche di connessione organizzando anche un centro
di gestione operativo.
Merit Network si sarebbe occupata della gestione operativa dei servizi
e del supporto agli utenti finali. Lo stato del Michigan contribuì
anch'esso con uno stanziamento di 5 milioni di dollari che andava ad arricchire
il budget a disposizione di nsf e che avrebbe favorito strategicamente
lo sviluppo di know how e di risorse d'interconnessione. La linea di connessione
da 1,5 Mbps veniva suddivisa in diversi canali da 448 Kbps ciascuno, così
da consentire la massima comunicazione simultanea tra i diversi nodi. La
rete entrò fisicamente in funzione nel luglio del 1988 e restò
attiva fino al luglio del 1989 quando fu rimpiazzata da una nuova dorsale
capace di fornire 1,5 Mbps pieni su ciascuna connessione. Furono anche
aggiunti due nodi nuovi.
Nel 1990 IBM, MCI e Merit Network crearono un'organizzazione senza fini di lucro chiamata Advanced Network and Services (ans) che aveva la missione di gestire e commercializzare i servizi di nsfnet oltre che di potenziare, assieme a Merit Network, la dorsale già esistente. Nel gennaio 1991 entra in gioco un altro contendente, Sprint, a cui viene affidato il compito di sviluppare le connessioni con le reti della ricerca in Europa, e successivamente con l'Asia, attraverso quello che all'epoca si chiamava nsf icm (International Connections Manager). Già nel 1992 gran parte delle istituzioni accademiche e di ricerca americane erano collegate a nsfnet e la comunicazione con le reti Internet governative veniva garantita dalla presenza di speciali nodi di scambio (Federal Internet Exchange) sulle due coste: fix-East e fix-West. La connessione con l'Europa e con l'Asia veniva garantita da Sprint (http://www.sprint.com). Le organizzazioni commerciali, non potendo transitare su nsfnet, avevano creato il cix (Commercial Internet Exchange) a San Francisco e Sprint offriva la connessione tra la dorsale americana e le reti della ricerca in Europa e in Asia.
Nel novembre del 1992 fu attivata una terza versione della dorsale dotata di linee T3 a 45 Mbit per secondo. Questa sarebbe stata la versione finale di nsfnet destinata a rimanere in funzione fino all'aprile del 1995, data in cui sarebbe stata rimpiazzata da una nuova architettura d'interconnessione. Nei sette anni di durata dell'appalto (se n'erano aggiunti due rispetto ai cinque previsti inizialmente) IBM, MCI e Merit Network collaborarono ricavando know how fondamentale per lo sviluppo futuro della propria presenza su Internet. Durante la sua vita, nsfnet ha consolidato la crescita di grandi dorsali regionali, ciascuna delle quali è diventata di fatto una piccola Internet che serve una particolare porzione degli Stati Uniti.
Nel maggio del 1993 lo staff tecnico della National Science Foundation ipotizzò una trasformazione nell'architettura di nfsnet che avrebbe dovuto portare alla costruzione di una dorsale ad altissima velocità vbns (very high-speed Backbone Network Service) e diversi nap (Network Access Point) per consentire alle singole reti regionali di collegarsi alla dorsale servendosi e al tempo stesso di scambiare traffico tra loro. I nap e la vbns avrebbero continuato a ricevere sovvenzioni governative rispettivamente per quattro e cinque anni, mentre le reti regionali si sarebbero trasformate da rsp (Regional Service Provider) in nsp (Network Service Provider) fornendo i propri servizi a pagamento e ricevendo sovvenzioni pubbliche quadriennali solo se si fossero agganciate ad almeno tre nap. In questo modo veniva garantita la connessione a Internet per tutte le università statunitensi e al tempo stesso si favoriva un'evoluzione commerciale dell'infrastruttura esterna alla dorsale così da svincolarla entro quattro anni dai finanziamenti governativi. Un'altra componente chiave dell'architettura era la creazione di un Routing Arbiter (ra) per gestire tabelle e database d'instradamento globali a beneficio delle varie reti periferiche.
La dorsale vbns è entrata in funzione nell'aprile del 1995 e
collega i cinque centri di supercalcolo statunitensi con linee ottiche
a 155 Mbps gestite da MCI (tutti quelli già connessi da nsfnet nel
1986 con la sola eccezione del John von Neumann Supercomputer Center).
L'accesso alla vbns è consentito solo a quelle organizzazioni
che devono eseguire applicazioni ad altissima velocità come il calcolo
scientifico e la visualizzazione d'immagini in movimento. La gestione del
Routing Arbiter è stata invece affidata a Merit Network con uno
stanziamento quinquennale iniziato nel luglio del 1994.
I nap regionali sono gestiti da Pacific Bell a San Francisco (http://www.pacbell.com),
Ameritech Advanced Data Services (aads) a Chicago (http://www.ameritech.com),
Sprint nel New Jersey, vicino a New York (http://www.sprint.com) e Metropolitan
Fiber Systems (mfs) nella cittadina di Vienna in Virginia, nei pressi della
capitale Washington (http://www.mfsdatanet.com).
La nuova vbns costituisce la prima realizzazione della nren (National Research and Education Network) che costituisce a sua volta il primo tassello della Electronic Information Infrastructure (infrastruttura informativa elettronica) che il presidente Bill Clinton ha definito in una legge del 1991 chiamata High Performance Computing Act. Le singole università usano i loro provider regionali per arrivare alla dorsale e ai nap, in questo modo sono autonome nella scelta del servizio e del tipo di supporto che ricevono, e al tempo stesso viene garantito loro l'accesso privilegiato alle risorse della vbns qualora le rispettive applicazioni lo richiedano. Entro il 2000 la vbns dovrà raggiungere velocità di 2,2 Gbit per secondo così da costituire una piattaforma di prova per la diffusione su Internet di servizi a larga banda (televisione interattiva, film su richiesta, suono di qualità e altro). Dovrà anche valutare la bontà d'interazione tra sistemi informativi e rete atm. Nel frattempo MCI sta anche gestendo una rete sperimentale ATM da 622,8 Mbps che unisce i poli di Reston (Virginia), Dallas e Pittsburgh, anch'essa costruita in collegamento con nsf. Infatti il programma governativo che nsf segue per la creazione di questa nuova infrastruttura dedicata alla ricerca che la dorsale vbns arrivi a 2,5 Gbps (2,5 milioni di bit per secondo) vale a dire una velocità trasmissiva sufficiente a trasmettere l'intero contenuto di due biblioteche ogni secondo. Il programma si chiama hpcc (High Performance Computing and Communications) e viene coordinato dal nlanr (National Laboratory for Applied Network Research - http://www.nlanr.net) che riunisce tutti i cinque centri di supercalcolo americani. Sono stati i tecnici del nlanr a curare tra il marzo e l'aprile del 1995 la posa della fibra ottica sia della tratta principale della vbns sia della tratta secondaria di test e, successivamente, a realizzare il collaudo e le prove di rendimento della rete. Il Pittsburgh Supercomputing Center ha provato a collegare il proprio anello fddi interno ai corrispondenti anelli del San Diego Supercomputer Center e del National Center for Atmospheric Research usando la vbns come intermediario e dimostrando che era possibile arrivare alla piena velocità di 100 Mbps su rete geografica.
Con l'avvento della vbns, il primo passo verso la trasformazione della
rete Internet americana è stata la creazione dei quattro nap (Network
Access Point) ciascuno incaricato di presidiare una porzione del territorio
statunitense. Il primo di questi nap che s'incontra venendo dall'Europa
è quello di New York (in realtà nel New Jersey) gestito da
Sprint, la società che dal 1991 costituisce l'interfaccia primaria
tra le reti della ricerca sui due continenti.
Le prime connessioni erano verso Stoccolma e Sophia Antipolis (polo
tecnologico sulle telecomunicazioni costruito nei pressi di Nizza e che
riunisce i centri di ricerca di svariate multinazionali americane), e si
affiancavano alle linee verso il Regno Unito e verso la Scandinavia già
create dalla JvNCnet. Successivamente le linee intercontinentali di Sprint
sono state estese a Londra, Parigi, Tokyo, Bonn, Milano, la Cina, la Malesia,
il Sud Africa e il Medio Oriente. Benché il ruolo non sia più
ufficiale, questa presenza diffusa conserva a Sprint il ruolo di ponte
verso gli altri continenti per la rete della ricerca statunitense, anche
dopo lo scioglimento della nsfnet.
Nel 1992 Sprint è stata la prima a lanciare un servizio di accesso per i privati, denominato SprintLink, con 320 punti di presenza nei soli Stati Uniti e con numerose ramificazioni in Europa e in Italia. La topologia è a due livelli, con un primo livello dedicato ai clienti privati e un secondo livello costituito da una dorsale che interconnette i nodi della rete SprintLink. All'interno di ciascuno di questi ultimi viene impiegata una rete locale fddi (Fiber Distributed Data Interface) in fibra ottica a 100 Mbps. La rete SprintLink si collega anche ai vari punti d'interscambio del traffico esterni alla dorsale per la ricerca: fix-East e fix-West per l'interconnessione con le strutture governative americane, cix (Commercial Internet Exchange) a Santa Clara e mae-East (Metropolitan Area Exchange) per il traffico commerciale. Proseguendo verso l'interno troviamo Ameritech Advanced Data Services responsabile del nodo di Chicago assieme a Bellcore (http://www.belcore.com) di cui è una controllata. Questo nodo serve tutti i Network Service Provider dell'area urbana di Chicago con linee telefoniche dedicate a 45 Mbps oppure linee ottiche a 155 Mbps. Il protocollo trasmissivo è atm. Oltre a garantire la connessione diretta per l'Università di Chicago (http://www.uchicago.edu), l'Università dell'Illinois (sempre a Chicago, http://www.uic.edu), il Fermi National Laboratory (http://www.fnal.gov) l'Argonne National Library (http://www.anl.gov), Ameritech si aggancia alla rete commerciale di Sprint negli USA (http://www.sprintlink.net), a MCI (http://www.internetmci.com), alla dorsale vbns (http://www.widdehren.reston.mci.net) e al Routing Arbiter gestito da Merit (http://www.ra.net) più ad altri fornitori di accesso locali.
A Washington troviamo la mfs Communications Company che offre una copertura
nazionale piuttosto ampia (più di quaranta città americane
collegate direttamente in fibra ottica) che si estende anche a Londra,
Francoforte, Parigi, Zurigo e Stoccolma, oltre che Città del Messico.
Anche questo nap è costruito su tecnologia atm e si collega da una
parte alla dorsale vbns e dall'altra a una serie di fornitori di accesso
regionali e locali che hanno il vincolo di agganciarsi a mfs con linee
della velocità minima di 1,5 Mbps. Quest'ultima ha costruito e sta
costruendo una propria rete di mae (Metropolitan Area Exchange) che
coprono le città di Chicago, Dallas, Houston, Los Angeles (in cogestione
con l'Information Sciences Institute), New York, San Jose, Parigi e Francoforte.
Il nap più remoto è quello di San Francisco dove Pacific
Bell interconnette svariati Network Service Provider regionali usando linee
ad alta velocità da 36 Mbps e 139 Mbps con tecnologia atm. Il valore
è più basso della velocità nominale delle linee ds3
e oc-3 (45 Mbps e 155 Mbps) perché tiene conto dell'effettivo volume
di traffico che riesce a convogliare su una di queste linee usando il protocollo
atm. Non a caso Pacific Bell si sta specializzando nei test di ottimizzazione
del traffico tcp/ip su dorsale atm. Dovendosi collegare ai nap per accedere
alla dorsale della ricerca e dovendo al tempo stesso contare sulle proprie
forze per la reciproca interconnessione, le singole reti regionali si sono
riunite in diversi consorzi, oppure si sono attrezzate per presentarsi
sul mercato per proprio conto. Uno dei primi consorzi creati allo scopo
di far fronte all'imminente scioglimento della nsfnet è stato il
coren (Corporation for Research and Enterprise Networking), nato
nel 1992 su iniziativa di MCI per riunire tutte le principali otto delle
reti regionali attive all'epoca barrnet, cicnet, midnet, nearnet, nysernet,
NorthWestNet, suranet, Westnet (con la sola eccezione di pcsnet). Il coren,
a cui successivamente si è aggiunta anche Sequinet, aveva lo scopo
di creare una dorsale comune per scambiare traffico al di fuori di nsfnet.
Oggi alcune di queste reti regionali sono state acquistate da società
private, ma la struttura d'interconnessione funziona ancora
e vi si sono aggiunte altre strutture interregionali tra cui i numerosi
Metropolitan Area Exchange allestiti da mfs. La tendenza è verso
velocità sempre maggiori e verso un impiego diffuso della fibra
ottica. L'autostrada elettronica americana sta prendendo forma di mese
in mese.
ebone (European Backbone Network - rete dorsale europea)
Dorsale Internet paneuropea creata nel 1991 e che oggi collega tra loro
52 Internet Service Provider in 27 nazioni, agganciandoli alla rete Internet
statunitense. L'organizzazione che la gestisce non ha fini di lucro e si
trova in Francia. Non esiste nessun vincolo sul tipo di traffico trasmesso,
perciò può essere utilizzata anche per attività di
natura commerciale. La dorsale ha il suo centro a Parigi, da qui si diramano
a stella connessioni dirette verso Vienna (2 Mit per secondo), Monaco (1
Mbps), Stoccolma (4 Mbps), Ginevra (2 Mbps) e Amsterdam (4 Mbps) dove ebone
dispone di nodi propri a cui sono collegate altre reti nazionali. Al nodo
di Parigi si collegano direttamente anche diverse reti italiane tra quella
del cineca e InterBusiness di Telecom Italia. La capacità trasmissiva
globale all'interno dell'Europa è di 28 Mbps. Per la connessione
transatlantica verso gli Stati Uniti vengono impiegate diverse linee ad
alta velcoità per un totale di 13 MBps. I costi di collegamento
vengono condivisi da ciascuno dei partecipanti. L'indirizzo del sito Web
è http://www.ebone.net, l'indirizzo di posta elettronica è
info@ebone.net.
EUnet
Un grande fornitore di accesso olandese con 250 Point of Presence (punti
di presenza) e con migliaia di siti collegati in tutto il continente, inclusi
i paesi dell'Est. È nato come consorzio di svariati fornitori di
accesso nazionali, ciascuno dei quali concorre al suo finanziamento.
Oltre a fornire servizi alle aziende, questa rete viene anche utilizzata
nel mondo dell'istruzione e della ricerca. L'indirizzo del suo sito Web
è http://www.eu.net. Il nome della rete è InterEUnet.
Serve come punto di accesso internazionale per il fornitore di accesso
italiano IUnet, gestito da Olivetti.
La dorsale per la ricerca nsfnet che gli Stati Uniti hanno utilizzato
dal 1986 al 1995 serviva una serie di reti regionali che a loro volta portavano
l'accesso alle università e ai centri di ricerca sul territorio.
Dal 1995, con il taglio degli stanziamenti governativi e la necessaria
chiusura di nsfnet, tutte queste reti regionali (Regional Network Provider)
si stanno trasformando in fornitori di accesso commerciali (Network Service
Provider), potendo contare su uno stanziamento federale di quattro anni
che favorirà la transizione e di cui possono usufruire solo a patto
di continuare a fornire la connessione per le università pubbliche
alla nuova dorsale che si chiama vbns (very high-speed Backbone Network
Service). Vediamo i nomi di ciascuna di queste reti e le aziende che
vi sono collegate.
barrnet (Bay Area Regional Research network - rete regionale
per la ricerca nell'area di San Francisco)
Era al servizio delle università, dei centri di ricerca e delle
aziende private nell'area di San Francisco.
È stata acquisita dalla bbn (Bolt, Beranek and Newman)
per creare un grande network service provider che accorpi anche altre reti
prima gestite da associazioni accademiche o di ricerca, come nearnet e
suranet. È membro di farnet (Federation of American Research
NETworks).
bbn (Bolt, Beranek and Newman)
Detta anche bbn Systems and Technologies. Una società di Cambridge
(sobborgo di Boston) che ha sviluppato il primo modem, ha contribuito in
modo determinante alla creazione di arpanet, la precorritrice di Internet
costruita con stanziamenti militari, e reso popolare il formato standard
per gli indirizzi di posta elettronica.
Per arpanet sviluppò il protocollo a commutazione di pacchetto
ncp (Network Control Protocol), in seguito rimpiazzato dal tcp/ip,
e ideò primi Interface Message Processor (imp), grosso modo
corrispondenti agli odierni router, installandoli nelle quattro università
che componevano la prima realizzazione di arpanet. Successivamente ha lavorato
allo sviluppo del protocollo TCP/IP, ha assunto la responsabilità
di gestire le reti csnet (Computer Science NETwork) e nearnet oltre
che la gestione del nnsc (nsf Network Service Center - l'indice
di tutte le risorse disponibili su nsfnet). Ha gestito il primo
nic (Network Information Center) per nfsnet.
Tra il 1994 e il 1995 si è trasformato in un nsp (Network
Service Provider) acquisendo nearnet (New England Academic and Research
network), barrnet (Bay Area Regional Research network), suranet
(Southeastern University Research Association network) stringendo
un accordo con AT&T. È membro di farnet (Federation
of American Research NETworks). L'indirizzo del suo sito Web è
http://www.bbn.com.
cerfnet (California Education and Research Foundation network
- rete della fondazione di ricerca e di pubblica istruzione della California)
Fornisce servizi di accesso alle università e alle aziende private
della California meridionale e dell'Arizona. cerfnet incoraggia i propri
soci a realizzare servizi commerciali su Internet svincolati dall'aup imposta
su nsfnet. È uno dei principali Network Service Provider statunitensi
e anche uno dei membri fondatori del cix (Commercial Internet Exchange).
Scambia dati anche con mae-west, mae-la, il New York nap (Network Access
Point) e numerosi altri provider. cerfnet dispone di una dorsale ad
alta velocità basata su linee T3 (45 Mbps). L'indirizzo del suo
sito Web è http://www.cerf.net.
cicnet (Commitee on Institutional Cooperation Network -
Comitato per una rete istituzionale cooperativa)
Si tratta di un'organizzazione senza fini di lucro che fornisce servizi
di rete agli stati centrali degli USA. Quest'area, detta anche Midwest,
comprende Minnesota, Wisconsin, Iowa, Indiana, Illinois, Michigan e Ohio.
L'indirizzo di posta elettronica per raggiungerlo è info@cic.net.
Il cicnet ha creato una dorsale ad alta velocità (T1) che unisce
università, college, scuole elementari e medie, oltre che società
private, supportando i protocolli slip, FTP, Telnet, Gopher, Usenet. L'indirizzo
del suo server Web è http://www.cic.net. È membro di farnet
(Federation of American Research NETworks).
jvncnet (John von Neumann supercomputer Center network - Northeast
Research Regional network - rete regionale della ricerca per il Nord-Est)
Collega le istituzioni di ricerca degli Stati Uniti nordorientali e
dispone di connessioni la Gran Bretagna e i principali paesi scandinavi:
Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia. Ha sede a Princeton nel
New Jersey. È stata acquisita dalla Global Enetrprise Services.
L'indirizzo del suo server Web è http://www.ges.com che può
essere contattato anche all'indirizzo http://www.jvnc.net. Il suo indirizzo
di posta elettronica è market@jvnc.net.
Los Nettos (Greater Los Angeles Area Regional Network -
rete regionale della grande Los Angeles)
Ha sede a Los Angeles e collega università e laboratori di ricerca
residenti in quell'area. Viene gestita dall'isi (Information Sciences
Institute) della University of Southern California e si collega direttamente
al mae-la (Metropolitan Area Exchange-Los Angeles), gestito in parte
sempre dall'isi, per scambiare traffico con tutti altri fornitori
di accesso americani.
L'indirizzo del suo sito Web è http://www.isi.edu. Il suo indirizzo
di posta elettronica è los-nettos-request@isi.edu.
MichNet (Michigan Network - rete del Michigan)
Viene gestita da Merit Network, un consorzio senza fini di lucro che
riunisce le varie università del Michigan e formato nel novembre
del 1966 e che ha partecipato a diversi progetti federali tra cui la creazione
e la gestione della dorsale nfsnet dal 1987 all'aprile del 1995.
midnet (Midwestern States network - rete degli stati del
Midwest)
Fornisce accesso alle risorse di supercalcolo a sette stati del Midwest:
Nebraska, Oklahoma, Arkansas, Missouri, Iowa, Kansas, South Dakota. L'indirizzo
del suo server Web è http://www.mid.net. Il suo indirizzo di posta
elettronica è info@gi.net.
mrnet (Minnesota Regional Network - rete regionale del
Minnesota)
È stata costituita nel 1987 e offre connessione al Minnesota
Supercomputer Center, alla University of Minnesota e ad altre isituzioni
accademiche e di ricerca. Ha sede tecnica a Minneapolis. L'indirizzo del
suo server Web è http://www.mr.net. Il suo indirizzo di posta elettronica
è sales@mr.net. È membro di farnet (Federation of American
Research NETworks).
ncsanet (National Center for Supercomputing Applications network
- rete del centro nazionale per le applicazioni di supercalcolo)
Viene gestita dall'ncsa e collega centri di ricerca governativi e varie
università dell'Illinois, del Wisconsin e dell'Indiana. Ha sede
a Champaign nell'Illinois e gestisce anche una rete di accesso commerciale
di scala nazionale. Il suo indirizzo di posta elettronica è network@ncsa.uiuc.edu.
nearnet (New England Academic and Research network - rete
accademica e della ricerca per il New England)
Una delle reti regionali primarie (Regional Network Provider) che componevano
Internet negli Stati Uniti al tempo di nfsnet. Serve le università
e i centri di ricerca del New England (area Nord-Est degli USA) ed è
stata acquisita dalla bbn (Bolt, Beranek and Newman) per creare
un grande network service provider che accorpi anche altre reti prima gestite
da associazioni accademiche o di ricerca, come barrnet e suranet. Serve
i seguenti stati: Maine, New Hampshire, Vermont, Connecticut, Rhode Island,
Massachusetts.
NorthWestNet (Northwestern States Network - rete degli
stati del Nord-Ovest)
Detta anche NWNet. Una delle reti regionali di livello intermedio (Regional
Network Provider) che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di
nfsnet. È stata creata nel 1987 per collegare tra loro nove università
e la Boeing Company. Fornisce connessione alle università e centri
di ricerca dell'Alaska, dalla California, dell'Idaho, del Montana, del
North Dakota, dell'Oregon e dello stato di Washington per un totale di
180 organizzazioni, di tipo sia accademico sia commerciale. La sede tecnica
è a Seattle. Il suo sito Web è http://www.nwnet.net. L'indirizzo
di posta elettronica è info@nwnet.net. È membro di farnet
(Federation of American Research NETworks).
nysernet (New York State Education and Research Network -
rete accademica e della ricerca dello stato di New York)
Una delle reti regionali di livello intermedio (Regional Network Provider)
che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di nfsnet. Ha sede
a Troy nello stato di New York. È stata la prima tra le reti regionali
a costruire una propria dorsale a 90 Mbps (due linee T3 da 45 Mbps ciascuna)
e si è già trasformata in un fornitore di accesso per la
clientela privata stringendo un accordo di partnership con Sprint. L'indirizzo
del suo sito Web è http://nysernet.org. L'indirizzo di posta elettronica
è sales@nysernet.org. È membro di farnet (Federation of
American Research NETworks).
oarnet (Ohio Academic Resources Network - rete accademica
e della ricerca dell'Ohio)
Serve tutte le comunità accademiche dello stato dell'Ohio. L'indirizzo
del suo server Web è http://www.oar.net. È membro di farnet
(Federation of American Research NETworks).
pscnet (Pittsburgh Supercomputing Center network - rete
del centro di supercalcolo di Pittsburgh)
Si collega uno dei cinque centri di supercalcolo americani. È
membro di farnet (Federation of American Research NETworks).
prepnet (Pennsylvania Research and Economic Partnership network
- rete della ricerca e della collaborazione economica della Pennsylvania)
Una delle reti regionali di livello intermedio (Regional Network Provider)
che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di nfsnet. È
stata fondata nel 1988 da un consorzio di università che riuniva
la Carnegie Mellon University, la Drexel University, la Lehigh University,
la Penn State University, la Temple University, l'Università della
Pennsylvania e l'Università di Pittsburgh. Serve la comunità
accademica della Pennsylvania. Ha sede a Pittsburgh e continua a servire
la sua comunità accademica oltre a fornire accesso a pagamento per
la clientela privata. Il suo sito Web è http://www.prep.net. È
membro di farnet (Federation of American Research NETworks).
sdscnet (San Diego Supercomputer Center network - rete
del centro di supercalcolo di San Diego)
Collega al centro di supercalcolo centri accademici, società
e organi governativi. Ha sede a San Diego. Per avere informazioni si può
contattare il sito del centro di supercalcolo all'indirizzo http://www.sdsc.edu.
Sesquinet
Serve le università, i laboratori di ricerca e diverse società
del Texas. Ha sede a Houston e viene gestita dalla Rice University. Offre
accesso a Internet per tutto lo stato del Texas con nodi di appoggio a
Dallas, Austin, San Antonio e Waco e si collega alla dorsale nazionale
gestita da MCI attraverso una linea da 25 Mbps. L'indirizzo del suo server
Web è http://www.sequi.net.
Il suo indirizzo di posta elettronica è info@sequi.net. È
membro di farnet (Federation of American Research NETworks).
suranet (Southeastern Universities Research Association network
- rete dell'associazione di ricerca delle università del Sud-Est)
La più grande tra le reti regionali (Regional Network Provider)
che componevano Internet negli Stati Uniti al tempo di nfsnet. Serve gli
stati dell'Alabama, Delaware, Florida, Georgia, Kentucky, Louisiana, Maryland,
North Carolina, South Carolina, Tennessee, Virginia, West Virginia e la
città di Washington. Ha sede presso il Computer Science Center dell'Università
del Maryland. È stata acquisita dalla bbn (Bolt, Beranek and
Newman) per creare un grande network service provider che accorpi anche
altre reti prima gestite da associazioni accademiche o di ricerca, come
barrnet e nearnet.
L'indirizzo del suo sito Web è http://www.sura.net ma sarete
comunque rimandati al sito della bbn all'indirizzo http://www.bbn.com.
È membro di farnet (Federation of American Research NETworks).
thenet (The Texas Higher Education network - la rete per
college e università del Texas)
Copre lo stato del Texas con connessioni all'Instituto Tecnologico
y de Estudios Superiores de Monterrey a Monterrey in Messico. Non offre
accesso ai privati e il suo traffico è unicamente di tipo accademico.
La sua gestione è a cura dell'Università del Texas ad Austin.
Il server Web è all'indirizzo http://www.the.net. L'indirizzo
di posta elettronica è info@nic.the.net.
vernet (Virginia Education and Research Network - rete
accademica e della ricerca della Virginia)
Serve lo stato della Virginia. È membro di farnet et (Federation
of American Research NETworks).
Westnet (Southwestern States network - rete degli stati
del Sud-Ovest)
Una delle reti regionali primarie (Regional Network Provider) che componevano
Internet negli Stati Uniti al tempo di nfsnet. Serve l'area centro-occidentale
degli Stati Uniti e in particolare Arizona, Colorado, Idaho, New Mexico,
Utah, Wyoming. L'indirizzo del suo sito Web è http://westnet.net.
È membro di farnet (Federation of American Research NETworks).
Dott Ing. ALDO NECCI
Dipartimento di Informatica ed Automazione Universita' degli Studi "Roma Tre" Via della Vasca Navale, 79 ROMA |
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e-mail: necci@inf.uniroma3.it |